Detrazione interessi mutuo 730: come detrarre gli interessi passivi per la prima casa?

Guida alla detrazione degli interessi passivi sulla prima casa nel 730

Non tutti lo sanno, ma nella dichiarazione dei redditi 2022 vi è la possibilità di detrarre gli interessi del mutuo per la prima casa. Per detrarre la spesa, vi è un apposito spazio all’interno del modello precompilato del 730, trattandosi di oneri trasmessi dalle banche all’Agenzia delle Entrate.

La detrazione degli interessi del mutuo per la prima casa può essere fatta fino al massimo il 19 per cento degli interessi passivi.

Gli interessi passivi del mutuo rappresentano il costo che il debitore deve sostenere all’istituto di credito per la somma di denaro che ha ricevuto.

Anche le spese per il mutuo e gli oneri detraibili accessori sono deducibili dal 730, in questo caso si parla di un massimo di 4.000€.

All’agevolazione fiscale, tuttavia, non può accedere tutta la famiglia o tutti i soggetti che vivono all’interno della casa per cui è stato aperto un mutuo, ma solo il titolare del contratto, che deve essere anche proprietario dell’immobile.

Nel caso di più proprietari, questi avranno diritto al beneficio fiscale solo se sono anche titolari del contratto di mutuo.

L’immobile deve essere necessariamente abitazione principale, e deve essere stato adibito tale entro e non oltre i primi 12 mesi dall’acquisto.

Va sottolineato, comunque, che la detrazione spetta solo nel caso di prima casa, e nulla è dovuto, invece, in caso di acquisto di seconda casa o di edificio commerciale.

Inoltre, l’abitazione non deve rientrare nella categoria degli immobili di lusso, e l’acquirente deve avere la residenza nella stessa abitazione.

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    Detrazione mutuo 730: quanto e come detrarre

    Quando si stipula un contratto di mutuo, è naturale spaventarsi delle cifre, e chiedersi se si potrà dedurre qualcosa dal 730.

    La buona notizia arriva quando si scopre che, effettivamente, ai fini del calcolo Irpef, possono essere detratti gli interessi passivi pagati sul mutuo, oltre che spese e oneri accessori detraibili.

    In particolare, il titolare del contratto di mutuo e proprietario della casa in cui risiedere (acquistata appunto tramite il suddetto finanziamento), può recuperare al massimo il 19% degli interessi passivi, delle spese, e degli oneri accessori relativi al mutuo, fino ad un massimale di 4000€.

    Per la detrazione, però, devono essere presentati i documenti necessari al fine di dimostrare l’ammontare degli interessi passivi annui, e le spese sostenute per l’apertura del mutuo.

    Il mutuatario, quindi, dovrà consegnare il contratto del mutuo, l’atto di acquisto dell’immobile, i documenti di agibilità, la certificazione della banca che attesta l’ammontare degli intessi pagati, la certificazione di quota capitale residua. Il richiedente dovrà anche consegnare la documentazione fiscale che attesti il versamento delle spese e degli oneri effettuati.

    La documentazione non va allegata al modello 730 o al modello Unico, ma va esibita in caso di controlli successivi da parte del fisco. La documentazione serve unicamente per effettuare i calcoli delle cifre dovute. Nel caso ci si rivolga ad uno specialista, la documentazione è da consegnare al commercialista, che eseguirà i calcoli per ottenere le detrazioni dovute, e conserverà i documenti in caso di controlli.

    Il calcolo della detrazione viene fatto in fase di dichiarazione dei redditi, e viene fatto sull’intera somma spesa relativa all’anno precedente.