Assegno per la proposta di acquisto immobiliare: incasso, restituzione e importo

Come funziona l’assegno per la proposta di acquisto immobiliare?

Quando si presenta una proposta di acquisto per un immobile al venditore, di solito si offre anche un assegno che ha lo scopo di dimostrare la seria intenzione di comprare. Si tratta di una procedura seguita da coloro che sono intenzionati ad acquistare una casa e che chiedono che siano soddisfatti alcuni requisiti. Ma come funziona l’assegno nella proposta di acquisto immobiliare? All’interno di questa pagina introduciamo questo tema e parliamo delle caratteristiche dell’assegno nella proposta di acquisto, ma anche di quello che avviene quando si incassa o quando si restituisce.

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    A che cosa serve l’assegno per la proposta di acquisto immobiliare

    Hai deciso di comprare casa e, dopo una lunga ricerca, finalmente hai messo gli occhi sull’immobile giusto. Ti stai chiedendo qual è il prossimo passo da fare per acquistarla? Innanzitutto, dovrai fare una proposta al proprietario compilando un documento e quindi fornendo alcuni tuoi dati personali. Per formalizzare tale proposta, inoltre, il potenziale acquirente solitamente presenta un assegno bancario intestato al venditore, che sta a indicare una sorta di garanzia della proposta (che è irrevocabile entro quel periodo in cui viene ritenuta valida).

    L’assegno fatto durante una proposta di acquisto di un immobile, dunque, rappresenta un impegno finanziario concreto a dimostrazione del reale interesse nell’immobile. Quando e se la proposta viene accettata, l’assegno diventa una caparra. In genere è l’agenzia immobiliare che funge da intermediario nella compravendita a tenere l’assegno in custodia fino a quando l’acquirente non viene informato dell’accettazione della proposta. Solo in seguito potrà avvenire l’incasso dell’assegno per la proposta di acquisto immobiliare da parte del venditore.

    Tuttavia, versare una caparra non è obbligatorio. La proposta di acquisto di un immobile è valida anche senza la presentazione di un assegno e può essere accettata alla stessa maniera, secondo gli stessi tempi e modi. Secondo l’articolo 1326 del Codice Civile per la conclusione del contratto, infatti, “il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte”. Inoltre, lo stesso articolo prosegue con

    “l’accettazione deve giungere al proponente nel termine da lui stabilito o in quello ordinariamente necessario secondo la natura dell’affare o secondo gli usi”.

    Affinché il contratto possa concludersi, dunque, occorre solamente che il venditore comunichi all’acquirente l’accettazione della proposta che è stata avanzata in precedenza. La proposta di acquisto senza assegno è perfettamente accettabile. Nonostante questo, però, è buon uso accompagnare la propria proposta con un assegno per dimostrare la serietà nell’acquistare la casa.