Modelli 69 agenzia delle entrate: istruzioni per la compilazione

Compilazione del modello 69 dell’agenzia delle entrate

I modelli 69 sono necessari per poter richiedere la registrazione degli atti, a patto che questi non siano emessi dagli organi giurisdizionali. Ma non solo, perché il modello 69 serve anche per comunicare gli adempimenti successivi dei contratti di locazione e di affitto degli immobili. Parliamo, quindi, di cessioni, proroghe e risoluzioni.

Il mod 69 è editabile dall’Agenzia delle Entrate ed è composto da 3 pagine che si suddividono in diverse parti:

  • Quella “Riservata all’Ufficio” che non va compilata dal richiedente della registrazione.
  • Il “QUADRO A”, il “QUADRO B”, il “QUADRO D”, il “QUADRO E” e il “QUADRO F” che, invece, va compilato da chi richiede la registrazione.
  • Il “QUADRO C” che, poi, va compilato dai notai oppure da quelli che vengono definiti ufficiali roganti (Segretario comunale, ad esempio). Tali figure si occupano, infatti, di atti pubblici, scritture private autenticate o di quelle non autenticate.

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    Modelli 69: la guida per la compilazione passo dopo passo. Il QUADRO A

    I modelli 69 dell’Agenzia delle Entrate, come spiegato nell’introduzione hanno in allegato la sezione chiamata QUADRO A che può e deve essere compilata da chi richiede la registrazione del modello.

    Gli spazi di questa parte dei modelli 69 sono riservati ai dati generali e vanno compilati così.

    Dove si legge “All’Ufficio di” va indicato l’ufficio presso il quale verrà presentata la richiesta di registrazione dell’atto. In merito a quella di scritture private non autenticate, poi, la richiesta può essere destinata in qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. È importante compilare bene questa sezione, perché una volta che la registrazione è stata effettuata presso un determinato ufficio, tutti gli adempimenti successivi ai contratti di locazione o di affitto dei beni immobili dovranno essere necessariamente comunicati sempre allo stesso.

    Andando avanti nella compilazione dei modelli 69 compare, poi, la sezione chiamata “Numero di repertorio”. In questo caso, se l’atto è stato annotato a repertorio, va indicato il numero di classificazione dell’atto all’interno del repertorio del notaio oppure dell’ufficiale rogante (per es. il Segretario comunale).

    Successivamente a “Numero di repertorio” compare la sezione “Data di stipula / adempimento”. In questa parte dei modelli 69 vanno indicati il giorno, il mese e l’anno in base a quando va effettuato l’adempimento.

    Nella sezione “Data di fine proroga”, invece, va inserita la data che indica il termine del periodo di proroga nel caso si tratti di contratti di locazione o di affitto di beni immobili.

    Nel QUADRO A del modello 69 compilabile dell’Agenzia delle Entrate, per finire, si leggono altre 3 sezioni: “Tipologia dell’atto”, “Adempimento” e “Uso abitativo”.

    Nela prima va indicato se si tratta di una vendita, una permuta, una divisione, una denuncia di contratto verbale, una locazione, un comodato d’uso, una costituzione o cessione di usufrutti. In più, questa sezione dei modelli 69 va anche compilata nel caso di adempimenti successivi di contatti di locazione e affitto di beni immobili. In questo caso va riportato l’identificativo telematico del contratto oppure degli estremi identificativi dell’atto come il Codice dell’ufficio, l’anno, la serie, il numero e il sottonumero.

    Nella sezione “Adempimento”, invece, vanno barrate delle caselle. “Reg” nel caso di registrazione; “Pro” se si tratta di una proroga di contratti di affitto o locazione di beni immobili; “Ces” quando si ha a che fare con cessione di contratti di locazione e affitto di beni immobili; “Ris” nel caso di risoluzione di contratti di locazione e affitto di beni immobili.

    In “Uso Abitativo”, infine, va barrata la casella se è presente almeno un negozio con codice “7202”, ovvero: “locazione non finanziaria di fabbricato relativo ad almeno una unità immobiliare ad uso abitativo i cui canoni di locazione possono essere potenzialmente assoggettati al regime fiscale della cedolare secca”.