Documenti per mutuo prima casa: ecco quelli necessari

Guida alla documentazione per il mutuo della prima casa

Acquistare una casa facendo affidamento alle proprie finanze è una fortuna più unica che rara e per questo è molto spesso necessario richiedere un mutuo. Trattandosi in quest’ultimo caso di un contratto finalizzato ad un finanziamento, è più che normale che il concedente o mutuante abbia necessità di verificare accuratamente che il richiedente o mutuatario sia un soggetto affidabile sia dal punto di vista finanziario che patrimoniale. Per questo, la banca o l’istituto di credito che eroga il prestito richiede sempre di necessità tutta una serie di documenti per mutuo prima casa.

Al fine di facilitare il lettore, abbiamo deciso di procedere per categorie, ciascuna delle quali a sua volta include tutti i moduli di cui la banca si serve per accertare l’idoneità del cliente all’ottenimento del finanziamento.

Pertanto, in questo articolo analizzeremo:

  • i documenti di reddito;
  • i documenti catastali;
  • i documenti anagrafici.

Infine, forniremo anche qualche informazione utile da conoscere relativamente ai tempi di erogazione del mutuo.

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    Documenti di reddito

    Quando si presenta una richiesta di mutuo, la prima verifica che la banca effettua è quella relativa alla situazione reddituale del richiedente. Questo perché la banca ha bisogno di accertarsi che la persona a cui viene concesso il finanziamento abbia poi la capacità economica di rimborsarlo.

    Se in una prima fase la verifica sarà limitata alla documentazione presentata, nella successiva, denominata istruttoria (che si avvia quando l’istituto emette un parere di fattibilità, ossia riconosce che ci sono i presupposti per procedere), la banca procederà ad una ricerca più approfondita, ricostruendo tutta la storia creditizia del cliente al fine di controllare che non vi siano precedenti insolvenze.

    Chiarito questo, vediamo ora nel dettaglio quali sono i documenti reddituali da presentare al momento della consegna della domanda di mutuo.

    Ultimo modello CUD o 730

    La certificazione unica (CUD) è il documento che attesta il cumulo dei redditi derivanti da lavoro autonomo, dipendente o da pensione, rilasciato dal datore di lavoro o Ente pensionistico in cui si certificano le somme erogate e le relative ritenute versate allo Stato. In pratica, il modello CUD riepiloga tutti i redditi corrisposti durante l’anno, comprese le schede per il versamento del Cinque per Mille o dell’Otto per Mille. Di norma esso viene rilasciato al lavoratore o pensionato entro il 31 marzo di ogni anno.Documenti per mutuo prima casa

    Anche il 730 è un modello per la dichiarazione dei redditi ma, a differenza del CUD, viene rilasciato solo a lavoratori dipendenti e pensionati.

    Questo modello offre molti vantaggi, tra cui la possibilità di ottenere un rimborso dell’imposta direttamente in busta paga o nella rata della pensione; mentre se sono dovute delle somme queste vengono direttamente trattenute dalla retribuzione o dalla pensione. Gli unici soggetti esonerati sono quelli che hanno:

    • redditi da abitazione principale o altri fabbricati non locati (quelli cioè esenti da IMU);
    • redditi da lavoro dipendente e da pensione corrisposti da un unico sostituto d’imposta;
    • redditi soggetti ad imposta sostitutiva con esclusione della cedolare secca o ritenuta alla fonte (ad esempio interessi sui conti correnti).

    In tutti questi casi, però, bisogna presentare la dichiarazione qualora le addizionali Irpef non siano state trattenute o lo siano state in misura inferiore a quanto dovuto.

    Ultime due buste paga o cedolino per la pensione

    La busta paga non è altro che un documento che il datore di lavoro rilascia e in cui sono riportati:

    • l’importo della retribuzione percepita dal lavoratore in un dato periodo di tempo;
    • dati anagrafici del lavoratore;
    • dati aziendal

    Il cedolino della pensione, invece, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare.

    Si tratta di due documenti importanti per ottenere un finanziamento, dal momento che costituiscono per la banca una certezza e una garanzia che il cliente abbia un sostegno economico sufficiente con cui saldare il debito.

    Negli ultimi tempi, però, si sta facendo sempre più strada tra la possibilità di ovviare alla busta paga, sostituendola con altri tipi di garanzia. Una scelta ‘’imposta’’, in un certo senso, dal mercato del lavoro, al fine di consentire l’accesso al finanziamento al maggior numero possibile di richiedenti, soprattutto giovani.

    Esiste anche la possibilità di sostituire la busta paga con un altro documento: una dichiarazione di superamento del periodo di prova resa da parte del datore di lavoro, in cui non solo di dà conferma dell’imminente assunzione, ma viene anche indicato a quanto ammonterà la retribuzione per la mansione svolta.