Crédit Agricole surroga mutuo: tassi, requisiti e richiesta

Guida alla surroga con Crédit Agricole

Se stai valutando l’ipotesi di trasferire il tuo mutuo da un istituto di credito ad un altro, potrà allora esserti utile scoprire tutte le caratteristiche della surroga Crédit Agricole. Con il termine surroga s’intende la possibilità riconosciuta in capo al mutuatario di trasferire il proprio mutuo in un’altra banca, ridefinendo le condizioni del rimborso.

Un’opzione utile qualora, mutate condizioni personali e lavorative, rendano le condizioni con cui si era stipulato il mutuo non più conciliabili con le esigenze del cliente. La surroga può essere richiesta verso qualsiasi banca, purché ne sussistano i presupposti e i requisiti, fermo restando la disponibilità della banca ad accogliere o meno la richiesta.

In questo articolo analizzeremo tutti i dettagli della surroga presso Crédit Agricole, l’istituto bancario presente in Italia con oltre mille punti vendita in oltre 11 regioni. Quali sono i requisiti richiesti dalla banca per effettuare il trasferimento e come si fa domanda? Scopriamolo insieme, analizzando anche quali sono i tassi di interesse, fisso o variabile, applicabili

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    Crédit Agricole surroga: tasso fisso e variabile

    Tra i vantaggi principali della surroga ci sono non la possibilità riconosciuta al cliente che ne fa richiesta di rinegoziare le condizioni del vecchio mutuo, ma anche:

    • l’assenza di costi per il cliente;
    • la possibilità di richiedere la surroga della surroga.

    Questi ultimi due parametri sono stati fissati dalla Legge n. 40/2007, meglio conosciuta come Decreto Bersani che non solo non ha fissato un limite al numero di volte in cui è possibile surrogare un mutuo,Credit Agricole surroga mutuo ma ha altresì espressamente stabilito che non possono essere imposte spese per la concessione del nuovo mutuo, per l’istruttoria e per gli accertamenti catastali o altri oneri di qualsiasi natura. Tutte queste spese, infatti, sono a carico della banca presso cui si è fatta richiesta di surroga. Questa, tuttavia, avrà bisogno di compensare i costi affrontati e solitamente lo fa proponendo al cliente la stipula di una polizza assicurativa: un espediente, tra i tanti, con cui la banca si tutela anche in vista di una possibile ulteriore surroga da parte del mutuatario.

    Per quanto, invece, riguarda la rinegoziazione delle condizioni, tra queste la più vantaggiosa è la possibilità di rivedere il tasso di interesse, potendo optare per la soluzione più vantaggiosa tra tasso di interesse fisso o variabile.

    Tasso fisso

    Stipulare un mutuo a tasso fisso offre al mutuatario la sicurezza di conoscere dall’inizio l’importo di ciascuna rata che rimarrà invariata per tutta la durata del finanziamento. Certo è che chi sceglie questa soluzione non potrà poi avvalersi dei vantaggi derivanti da una possibile variazione del tasso di interesse, almeno che non ricorra ad una nuova surroga o proceda ad una rinegoziazione del mutuo.

    Ciò che rende costante l’importo delle rate è il tasso di interesse costante nel tempo. Quest’ultimo viene calcolato tenendo conto dell’indice IRS (un parametro interbancario di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso) a cui vanno sommati gli spread validi in caso di stipula di Mutuo Crédit Agricole abbinata a Polizza Credit Protection Insurance Vita di CACI (gli spread sotto riportati saranno aumentati di 0,50% nel caso di mancato abbinamento di polizza facoltativa).

    Nel caso di un mutuo base Crédit Agricole per una richiesta di finanziamento pari o inferiore:

    • al 50% del valore dell’immobile, il tasso fisso sarà così determinato in base alla durata:
    • fino a 10 anni: tasso 0,50%;
    • fino a 15 anni: tasso 0,52%;
    • fino a 20 anni: tasso 0,40%;
    • fino a 25 anni: tasso 0,48%;
    • da 26 a 30 anni: tasso 1,50%.
    • al 60% del valore dell’immobile offerto in garanzia:
    • fino a 10 anni: tasso 0,61%;
    • fino a 15 anni: tasso 0,51%;
    • fino a 20 anni: tasso 0,48%;
    • fino a 25 anni: tasso 0,55%;
    • da 26 a 30 anni: tasso 1,50%.
    • al 70% del valore dell’immobile offerto in garanzia:
    • fino a 10 anni: tasso 0,60%;
    • fino a 15 anni: tasso 0,55%;
    • fino a 20 anni: tasso 0,63%;
    • fino a 25 anni: tasso 0,69%;
    • da 26 a 30 anni: tasso 1,50%.
    • all’80% del valore dell’immobile offerto in garanzia:
    • fino a 10 anni: tasso 0,91%;
    • fino a 15 anni: tasso 0,70%;
    • fino a 20 anni: tasso 0,89%;
    • fino a 25 anni: tasso 88%;
    • da 26 a 30 anni: tasso 1,54%.

    Proviamo a fare un esempio pratico: mettiamo per ipotesi di aver acquistato un immobile del valore di 240.000€ e che il finanziamento concesso sia pari all’80% del valore dell’immobile, quindi 192.000€ per una durata di 30 anni. Trasferendo il nostro mutuo presso Crédit Agricole e optando per il tasso fisso la nostra rata (comprensiva di assicurazione CPI Vita) sarà di 754,65€.

    Tasso variabile

    A differenza del precedente, in caso di mutuo a tasso variabile, quest’ultimo, come d’altronde suggerisce il termine, può cambiare nel tempo, determinando una variabilità della rata del rimborso da corrispondere.

    Il tasso variabile si calcola in base all’andamento dell’Euribor oppure seguendo il tasso ufficiale fissato dalla Banca Centrale Europea. Più precisamente l’Euribor viene influenzato dalle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee e ciò determina un’oscillazione del tasso applicato al mutuo, comportando una crescita o una diminuzione della rata del mutuo stesso.

    Al fine di prevenire un aumento spropositato in conseguenza della variazione è possibile anche stabilire un tetto massimo non superabile e parametrato all’Euribor 3 mesi puntuale, aggiornato a fine trimestre solare. Spread e tassi massimi sono così definiti:

    • mutui con importo finanziato inferiore o uguale al 50% del valore dell’immobile:
    • durata fino a 10 anni: 0,80% con tasso massimo di 2,20%;
    • durata fino a 15 anni: 0,97% con tasso massimo di 2,37%;
    • durata fino a 20 anni: 1,03% con tasso massimo di 2,73%;
    • durata fino a 25 anni: 1,26% con tasso massimo di 2,96%;
    • durata fino a 30 anni: 1,40% con tasso massimo di 3,30%.
    • mutui con importo finanziato inferiore o uguale al 60% del valore dell’immobile:
    • durata fino a 10 anni: 0,86% con tasso massimo di 2,26%;
    • durata fino a 15 anni: 1,06% con tasso massimo di 2,46%;
    • durata fino a 20 anni: 1,08% con tasso massimo di 2,78%;
    • durata fino a 25 anni: 1,27% con tasso massimo di 2,97%;
    • durata fino a 30 anni: 1,40% con tasso massimo di 3,30%.
    • mutui con importo finanziato inferiore o uguale al 70% del valore dell’immobile:
    • durata fino a 10 anni: 0,91% con tasso massimo di 2,31%;
    • durata fino a 15 anni: 1,06% con tasso massimo di 2,46%;
    • durata fino a 20 anni: 1,08% con tasso massimo di 2,78%;
    • durata fino a 25 anni: 1,27% con tasso massimo di 2,97%;
    • durata fino a 30 anni: 1,45% con tasso massimo di 3,35%.
    • mutui con importo finanziato inferiore o uguale all’80% del valore dell’immobile:
    • durata fino a 10 anni: 0,98% con tasso massimo di 2,38%;
    • durata fino a 15 anni: 1,21% con tasso massimo di 2,61%;
    • durata fino a 20 anni: 1,27% con tasso massimo di 2,97%;
    • durata fino a 25 anni: 1,43% con tasso massimo di 3,23%;
    • durata fino a 30 anni: 1,60% con tasso massimo di 3,50%.