Calcolo estinzione parziale mutuo: come si effettua?
Spiegazione, formula e calcolo per l’estinzione anticipata del mutuo
Ottenere un mutuo significa, per chi lo richiede, avere finalmente la possibilità di realizzare il proprio sogno: acquistare, ad esempio, una prima casa. C’è, però, anche il rovescio della medaglia. Accendere un mutuo, infatti, vuol dire anche assumersi un impegno in termini sia temporali che, soprattutto, economici.
Chi accende un mutuo deve essere consapevole del fatto che per diverso tempo avrà sarà gravato dall’onere della restituzione della somma ricevuta in prestito. Eppure, c’è chi si attiva per trovare la soluzione ideale per risparmiare e si mette alla ricerca di tutte le opzioni possibili.
Ad esempio, poniamo il caso di venire in possesso di una somma di denaro abbastanza cospicua: è possibile estinguere il mutuo anticipatamente?
Esiste la possibilità di rimborsare in tutto o in parte il mutuo prima della data fissata per il pagamento dell’ultima rata. Si parla in questo caso di estinzione anticipata del mutuo ed è l’argomento a cui è dedicato questo articolo, con particolare riguardo al calcolo estinzione parziale mutuo.
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Calcolo estinzione anticipata parziale del mutuo
Si parla, dunque, di estinzione anticipata parziale del mutuo quando il mutuatario versa alla banca una somma che viene sottratta dal debito residuo. Questo determina due situazioni:
- mantenere inalterata la rata del mutuo e ridurre così la durata del rimborso;
- ridurre l’importo della rata mantenendo inalterata la durata del rimborso.
In quest’ultimo caso è, dunque, necessario provvedere ad un nuovo calcolo della somma da versare. Per farlo è importante, in primo luogo, conoscere la quota di debito residuo, che si può conoscere consultando il proprio piano di ammortamento dove sono indicate quante rate sono state già pagate e a quanto ammonta la quota capitale e la quota interessi di ciascuna rata. Una volta stabilito a quanto ammonta il capitale residuo è facile calcolare a quanto potrebbe ammontare una nuova rata applicando una semplice operazione. Mettiamo per ipotesi di estinguere parzialmente il mutuo con 5.000€ e che il nostro debito residuo ammonti a 50.000€ e la nostra rata mensile sia di 400,00€.
Per prima cosa bisogna dividere la somma impiegata per l’estinzione per il capitale residuo e quindi 5.000/50.000=0,1 che in termini percentuali è pari al 10%. Poiché la quota estinta corrisponde al 10% resterà in essere il 90% del debito (100%-10%).
La rata verrà perciò ricalcolata in questo modo: 400,00€ (vecchia rata) x 90% (quota debito mantenuta) = 360,00€ (nuova rata).
L’estinzione parziale del mutuo offre, in più, la possibilità di rinegoziare i termini del mutuo, magari optando per un tasso di interesse più vantaggioso, a prescindere che si tratti di tasso fisso, variabile o misto.
Questa operazione non deve essere confusa con la surroga, alla quale invece si può ricorrere qualora la banca rifiutasse la rinegoziazione o nel caso in cui un’altra banca offre condizioni migliori. La surroga, infatti, consente di trasferire il mutuo in un’altra banca:
- senza oneri;
- senza perdere i benefici fiscali;
- senza il bisogno di consenso della banca da cui si ‘’porta via’’ il mutuo.
Dopo questa parentesi, torniamo all’estinzione parziale del mutuo con un altro quesito: sono previste delle penali?
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