Accordo transattivo: significato, proposta e definizione

Come funziona l’accordo transattivo?

L’accordo transattivo o atto di transazione è un contratto attraverso il quale debitore e creditore mettono fine ad un contenzioso attraverso reciproche concessioni. Si tratta di un accordo previsto dall’art, 1965 del Codice Civile e formalmente è un negozio giuridico a titolo oneroso. Parliamo di un accordo consensuale che ha a tutti gli effetti lo scopo di risolvere situazioni di diritto o di fatto che contribuiscono al persistere della lite.

L’atto transattivo può essere chiamato anche accordo transattivo a saldo e stralcio. Questo perché, dopo l’accettazione è possibile estinguere un debito attraverso il versamento di una quota inferiore a quella del debito iniziale.

Di fatto, l’accordo transattivo permette al debitore di ottenere una riduzione del debito tramite una negoziazione. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire nel dettaglio di cosa si tratta.

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    Cos’è l’accordo transattivo?

    Il significato dell’accordo transattivo presuppone una procedura che viene avviata attraverso un patto di transazione per risanare un debito e per agevolare il creditore a recuperare almeno una somma inferiore del debito iniziale.

    Se i termini dell’accordo transattivo vengono accettati da entrambe le parti, allora il creditore accetta che il debito venga cancellato dopo la riscossione di quanto indicato nell’accordo. Generalmente l’accordo avviene attraverso una scrittura privata, garantendo alle parti la prevenzione rispetto a future rivendicazioni.

    Infatti, la forma scritta è molto importante per provare che la transazione sia realmente avvenuta. Inoltre, la legge prevede che tutte e due le parti si facciano delle reciproche concessioni. Ciò significa che entrambe debbano rinunciare a una parte delle proprie pretese. In caso contrario e, cioè, che solo una parte sacrificasse una sua pretesa, allora non parleremmo di accordo transattivo ma di rinuncia. Per fare un esempio, possiamo citare il caso in cui un creditore rinunci a quanto un debitore gli deve poiché ha preso atto della difficoltà in cui potrebbe ulteriormente cadere nell’adempiere la sua obbligazione.