SismaBonus per nuove costruzioni, aziende e capannoni: come funziona?

Tutto quello da sapere sul SismaBonus: requisiti e applicazione

Il SismaBonus è un’agevolazione per i contribuenti che decidono di effettuare degli interventi per adottare misure antisismiche sugli edifici poiché possono detrarre una parte delle spese sostenute da quelle che l’Agenzia delle Entrate definisce imposte sui redditi.

Tale detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta qualora gli interventi effettuati si riferiscano a parti comuni di edifici condominiali. Le detrazioni più elevate spettano a chi realizza interventi che conseguano una riduzione rilevante del rischio sismico.

I vantaggi riguardano coloro che hanno sostenuto delle spese per la riduzione del rischio sismico dal 1 gennaio 20217 al 31 dicembre 2024. L’ammontare del rimborso va dal 50% su 96mila euro fino ad arrivare all’’80% (sulla stessa cifra) nei casi in cui la riduzione del rischio sia di 1 o 2 classi.

Ma a chi spetta il SismaBonus? A tutti i contribuenti e, quindi, anche per le nuove costruzioni, per le aziende e per i capannoni. Andiamo per ordine e partiamo da quello che più in generale si intende per SismaBonus per nuove costruzioni.

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    SismaBonus: come funziona per le nuove costruzioni

    Il decreto legge n. 50/2017 (art. 46-quarter) ha previsto l’incentivo anche quando si acquista un nuovo immobile e si vuole ristrutturare.

    In questi due casi, prima di capire come funziona il SismaBonus nelle nuove costruzioni va specificato cosa si intende per “nuove costruzioni”. A definirne il significato giuridico è l’art. 3 del D.P.R. 380/01 che stabilisce che con tale termine si intende “ogni intervento comportante trasformazione edilizia e urbanistica del territorio nel suolo e sul suolo che modifichino lo stato dei luoghi”.

    In base a questa definizione, quindi, il SismaBonus sulle nuove costruzioni si può richiedere poiché è previsto, a patto che si tratti di interventi di demolizione e ricostruzione.

    Infatti, il SismaBonus è un incentivo pensato per mettere in sicurezza tutti gli immobili di tipo abitativo ed edifici produttivi soprattutto in zone ad alto rischio sismico. Ecco perché per poterlo richiedere tutti gli interventi devono essere classificati come ristrutturazione edilizia.

    Nel caso di SismaBonus per nuove costruzioni così come intese in questo paragrafo, gli incentivi spettanti, secondo le linee guida dell’Agenzia delle Entrate sono:

    “il 75% sul prezzo di acquisto della singola unità immobiliare come riportato nell’atto pubblico di compravendita, se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore”.

    “l’85% del prezzo della singola unità immobiliare, risultante nell’atto pubblico di compravendita, se la realizzazione degli interventi comporta una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a due classi di rischio inferiore”.

    In più, il decreto legge n. 34/2019 ha anche esteso le detrazioni del SismaBonus per nuove costruzioni che si trovano in Comuni classificate con un rischio sismico 2 e 3.