Quanto può aumentare il mutuo a tasso variabile? Limite e tasso massimale

Come funziona il mutuo a tasso variabile e quanto può aumentare

Il mutuo a tasso variabile si contrappone al mutuo a tasso fisso, che a differenza del primo è caratterizzato da un tasso costante. Quindi, il mutuo a tasso variabile segue gli andamenti del mercato finanziario e può aumentare o diminuire nel corso del tempo, rendendo la rata più o meno vantaggiosa per il mutuatario a seconda del periodo di riferimento. Ma il mutuo a tasso variabile quanto può aumentare esattamente? In questa pagina cerchiamo di riassumere le principali caratteristiche del mutuo a tasso variabile e di spiegare come varia con le oscillazioni di mercato; quindi, continua a leggere se sei indeciso sul tipo di finanziamento che ti conviene attivare.

Simulazione mutuo al 100%

Visualizza in pochi minuti i tassi d’interesse e i preventivi delle varie banche a tua disposizione.

    Finalità di acquisto:

    Tipo di tasso:
    FissoVariabile

    Per un preventivo completo, consigliamo di arrivare fino in fondo, lasciando le proprie informazioni alla miglior banca individuata.

    Cos’è e come funziona un mutuo a tasso variabile?

    Se vuoi acquistare una casa nuova, probabilmente dovrai accordarti con una banca per accendere un mutuo e pagare l’intero importo a rate. mutuo tasso variabile quanto può aumentareIn base alle tue disponibilità economiche del momento e a quelle previste per il futuro, potrai prendere un appuntamento con un consulente finanziario e discutere dei vari tipi di finanziamenti accessibili, della durata del mutuo e dei tassi da applicare. Per quanto riguarda questi ultimi, ti verrà chiesto di scegliere tra un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile. Il mutuo a tasso fisso è caratterizzato da una rata che rimane fissa per tutta la durata del finanziamento, mentre il mutuo a tasso variabile non garantisce una rata dall’importo costante ma segue l’andamento del mercato, e di conseguenza varia nel tempo.

    La differenza principale tra i due tipi di mutuo, quindi, è proprio l’importo della rata. Il mutuatario, posto di fronte alle due alternative, deve fare le proprie valutazioni in base alle sue esigenze e optare così per la soluzione più vantaggiosa sia a breve che a lungo termine. Se si sceglie il tasso variabile, la rata può aumentare o diminuire secondo il valore dei parametri di riferimento. Scegliere questo tipo di mutuo significa rinunciare al concordare una rata fissa con la banca all’inizio del finanziamento e affidarsi invece all’oscillazione di alcuni valori, in generale a quella dell’Euribor.

    L’Euribor è il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le maggiori banche europee e viene preso di riferimento per il calcolo degli interessi variabili nei mutui. Se l’Euribor sale nel periodo in cui si deve pagare una nuova rata, quindi, l’importo di questa sarà maggiore. Viceversa, se nel mercato finanziario l’Euribor ha un valore più basso, anche la rata che il mutuatario deve pagare diminuisce. Ma quanto aumenta il mutuo a tasso variabile?