Mutuo con accatastamento C2: come richiederlo?

Come e quando poter richiedere un mutuo con accatastamento C2

Se si parla di terreni o di fabbricati e di una loro possibile acquisizione è probabile che, prima o poi, si incorra nel termine “accatastamento immobiliare”. Tale argomento è di fondamentale importanza quando si vuole acquistare un immobile e, in questo articolo, vedremo cosa vuol dire mutuo accatastamento C2, se è possibile richiederne uno e, in caso, quali sono i passi da fare per ottenerlo.

Accatastamento immobiliare: cosa significa?

Prima di capire cos’è un accatastamento immobiliare bisogna comprendere il significato di “catasto”. Il catasto è quell’inventario di livello nazionale in cui vengono catalogati i beni, dai terreni agli immobili, e tutte le informazioni tecniche relative a essi. Questo censimento ha scopi fiscali per l’Ufficio Catasto facente parte dell’Agenzia delle Entrate, ed è necessario tenerlo sempre aggiornato con eventuali cambiamenti. Detto questo, l’accatastamento immobiliare è quel processo per il quale il terreno o il fabbricato viene analizzato e inserito all’interno di questo catasto. L’inserimento o l’aggiornamento del catasto sono delle azioni obbligatorie quando si costruisce un nuovo edificio, ma anche nel momento in cui si decide di avviare lavori importanti e modifiche strutturali negli immobili già esistenti.

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    In Italia, il catasto è suddiviso in Catasto dei Terreni e Catasto Urbano, che si occupano rispettivamente dei terreni agricoli o non edificati e delle costruzioni. Le proprietà vengono registrate nel Catasto Urbano tenendo presenti alcune caratteristiche:

    • l’indirizzo, quindi la vera e propria ubicazione dell’immobile;
    • la zona censuaria, ovvero quella parte di territorio entro la quale la redditività degli immobili viene considerata uniforme;
    • la categoria, cioè la tipologia dell’immobile a seconda delle sue caratteristiche;
    • la classe, o grado di produttività degli immobili;
    • la consistenza, ovvero la dimensione dell’immobile;
    • la rendita catastale dell’immobile.

    All’interno di questo secondo archivio, il Catasto Urbano, sono presenti quindi diverse categorie (A, B, C, D, E e F) in base alla tassazione di Imu e Tasi. In particolare, in questo articolo ci occuperemo della cosiddetta categoria C2. La categoria C2 rappresenta il censimento di tutte le proprietà a uso non abitativo, quindi su cui non si può abitare se non in seguito a delle variazioni invasive strutturali e un conseguente riaccatastamento. Infatti, rientrano nella categoria C2 tutti quegli immobili come i magazzini, cioè quelle unità adibite al deposito o alla vendita all’ingrosso di prodotti e merci, ma anche cantine e soffitte disgiunte dall’abitazione e fienili.

    Si può richiedere un mutuo su accatastamento C2?

    Cosa succede allora se si vuole accendere un mutuo per l’acquisizione di un immobile della categoria C2? È possibile richiedere un mutuo specifico, quindi un mutuo accatastamento C2? Pur essendo possibile attivare un mutuo per l’acquisto di un edificio a scopo non abitativo, la risposta in questo caso non è semplice e univoca. Il problema, infatti, riguarda il generale basso valore degli immobili di categoria C2, la cui ipoteca di solito non costituisce una garanzia sufficiente alla banca per permettere di attivare un mutuo. In più, non trattandosi di immobili abitabili, gli istituti di credito preferiscono non erogare un mutuo al cliente che intende acquistarli.Mutuo accatastamento C2: si può?

    Per un fabbricato C2 il mutuo è quindi abbastanza difficile da ottenere, soprattutto per i problemi citati sopra. È bene sapere, tuttavia, che alcune banche potrebbero concedere un mutuo per una certa percentuale del valore dell’immobile, spesso non maggiore del 60%. A questo punto, cosa resta da fare all’acquirente per richiedere un mutuo accatastamento C2? La prima soluzione sembra essere quella di offrire un altro edificio come garanzia alla banca che, altrimenti, con molta probabilità negherebbe il mutuo. Però, se anche questo metodo non dovesse funzionare, si potrebbe richiedere un leasing immobiliare o un prestito personale finalizzato, per chi possiede una partita iva.

    Negli altri casi, per un immobile C2 il mutuo sarà quasi impossibile da ottenere. A questo punto, l’unica cosa che rimane da fare sembrerebbe cambiare la categoria dell’immobile al catasto, passando per il cambio della sua destinazione d’uso. L’edificio sarà analizzato al fine di ottenere un certificato di abitabilità. Questo risulta necessario perché, al momento, le cantine e le soffitte non sono giudicate come parte integrante della casa, ma sono accatastate sotto un’altra categoria e non sono abitabili. Ottenendo il via libera per l’abitabilità, quindi, si potrà riaccatastare l’immobile che ora rientrerà in una delle categorie abitabili e riuscirà più facilmente a far ottenere un mutuo all’acquirente.