Leasing immobiliare privati di BNL: come funziona?

BNL Leasing: tutto ciò da sapere sul leasing tra privati BNL

Oltre al mutuo, uno strumento utile per acquistare un immobile è il leasing, ormai affermato nel panorama del mondo del credito e, ovviamente, in quello immobiliare.Leasing immobiliare privati BNL Secondo il contratto di leasing immobiliare la banca acquista la proprietà per conto del cliente che, a fronte di un corrispettivo in denaro versato periodicamente, ha la possibilità di riscattarlo in futuro. Questo articolo si propone come una guida al leasing immobiliare privati BNL, a partire dalle informazioni basilari sulle caratteristiche fino al procedimento da seguire e alla documentazione necessaria per avviarne uno, soprattutto per quanto riguarda la BNL.

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    Leasing immobiliare privati BNL: Cos’è?

    Il leasing immobiliare privati è una forma di finanziamento come il mutuo, particolarmente indicato per chi non dispone di liquidità immediata per acquistare o costruire un immobile. Il leasing è stato introdotto nel 2016 con la Legge di Stabilità e, ad oggi, molte banche offrono questa opzione di finanziamento, tra cui Credem, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi e BNL. Questa legge prevedeva anche dei vantaggi fiscali, come la detrazione del 19% dei canoni e degli oneri accessori, del costo dell’eventuale acquisto finale, e la riduzione del 1,5% della tassa di registro. Tali vantaggi, però, non sono stati rinnovati alla loro scadenza, avvenuta a dicembre 2020.

    Di fatto, il leasing immobiliare funge da contratto di affitto ma è mirato all’acquisizione futura dell’immobile piuttosto che alla restituzione. Il procedimento necessita della presenza di tre soggetti:

    • il fornitore, che progetta la costruzione dell’immobile o che vuole venderlo a una società di leasing;
    • il concedente, ovvero la società di leasing, che acquista l’immobile e lo concede all’utilizzatore;
    • l’utilizzatore, che gode dell’immobile e, in futuro, eventualmente ne diventa proprietario grazie al leasing.

    BNL Leasing: chi può richiederlo?

    Il leasing immobiliare privati BNL è un finanziamento che sostituisce il mutuo, ma non tutti possono richiederlo. Questo tipo di contratto, infatti, può essere sottoscritto solo da persone il cui reddito annuo è inferiore a 55.000 euro. Inoltre, si dovrà dimostrare di non essere in possesso di un immobile adibito a prima abitazione, in quanto il leasing riguarderà proprio l’acquisto o la costruzione di tale immobile.

    Si deve tenere presente che, generalmente, il leasing ha una durata massima di 15-20 anni e che i canoni sono solitamente più alti delle rate di un mutuo. Come per il mutuo, anche con il leasing l’utilizzatore dell’immobile deve sottoscrivere una polizza assicurativa per coprire eventuali danni.

    Per tutti coloro che non hanno ancora compiuto 35 anni, il leasing immobiliare presenta alcuni vantaggi:

    • la detrazione Irpef del 19% dal canone del leasing, fino a un massimo di 8.000 euro ogni anno;
    • la detrazione dell’Irpef dal costo di riscatto dell’immobile, fino a un massimo di 20.000 euro.

    Queste detrazioni sono uguali per gli over 35, ma vengono dimezzate. Quindi:

    • la detrazione Irpef del 19% dal canone del leasing, fino a un massimo di 4.000 euro ogni anno;
    • la detrazione dell’Irpef dal costo di riscatto dell’immobile, fino a un massimo di 10.000 euro.

    Come funziona un contratto di leasing immobiliare

    Il leasing immobiliare è stato introdotto, come visto prima, con la Legge di Stabilità, legge con la quale il governo ha voluto incentivare i giovani e i soggetti con redditi più bassi a investire nel mercato immobiliare e creditizio. Il leasing prevede una cifra da versare in anticipo, personalizzabile ma generalmente del valore del 10% del valore dell’immobile, un canone periodico e un valore di riscatto stabilito in fase di contratto.

    Il leasing è spesso confuso con il cosiddetto “Rent to Buy”. Con tutte e due le formule, infatti, gli acquirenti possono godere dell’immobile per un certo periodo di tempo, versando periodicamente una somma di denaro detta “canone”. Alla fine di questo periodo si può decidere di diventare proprietario dell’immobile acquistandolo, grazie all’opzione finale di riscatto, pagando una somma residua prevista dal contratto. Questa somma è calcolata, in generale, come la differenza tra quanto è stato già versato e il valore stimato del bene. Tuttavia, a differenza del Rent to Buy, il leasing immobiliare ha a oggetto solo i fabbricati a uso residenziale per abitazione principale, e può essere concesso solo da intermediari finanziari a persone fisiche.

    Attivare un contratto di leasing immobiliare porta a diversi vantaggi. Per esempio, non sono previste spese notarili come per il mutuo, con rogito o iscrizione dell’ipoteca. Non solo, l’immobile non forma reddito fino alla scadenza del leasing, e i canoni sono parzialmente deducibili. Inoltre, in caso di difficoltà finanziarie, il cliente può decidere di sospendere il pagamento del canone per un periodo non superiore a 12 mesi, senza dover sostenere spese aggiuntive. L’immobile, poi, essendo di proprietà della banca, non è aggredibile da parte dei creditori.