Come intestare casa ai figli con mutuo? Consigli e informazioni

Mutuo pagato dai genitori e casa intestata ai figli, è possibile?

Cosa significa intestare casa ai figli con mutuo? Proviamo a fare subito un esempio.

Supponiamo di venire a sapere da una nostra conoscenza che la casa in cui abita, sebbene di sua proprietà, è stata acquistata con un mutuo intestato non al proprietario della casa, ma ai suoi genitori. La domanda che sorge spontanea è: si può fare? La risposta è sì, ed anzi si tratta di una pratica sempre più diffusa, specie in questi tempi dominati dal precariato di molti giovani. Un sistema, dunque, per consentire a questi di realizzare il sogno di acquistare una prima casa, senza il timore di vedersi respingere una richiesta di mutuo o, peggio, di non riuscire ad adempiere al pagamento delle rate e divenire così insolvente, con tutte le conseguenze del caso.

In questo approfondimento scopriremo quali sono i modi attraverso cui intestare una casa al figlio o ai figli con un mutuo a carico dei genitori. Inoltre, vedremo la rilevanza che assume la titolarità del mutuo e della proprietà del bene immobile ai fini dell’ottenimento dei benefici di detrazione fiscale.

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    Si può intestare casa ai figli senza fargli pagare il mutuo?

    Riprendendo la domanda posta ad introduzione e a titolo di questo approfondimento, abbiamo avuto occasione di dare risposta, affermando la possibilità per i genitori di intestare un immobile al figlio facendosi loro carico del mutuo.

    Esiste anzi più di una possibilità che consente di agire in questo modo. Analizziamole insieme:

    • Mutuo intestato ai genitori o al genitore e casa intestata ai figli o al figlio;
    • Mutuo cointestato;
    • Genitore garante e mutuo intestato al figlio.

    Vediamo nel dettaglio il primo caso, il quale contempla diverse soluzioni.

    Mutuo intestato ai genitori, casa intestata al figlio

    E’ questa una tipica ipotesi di mutuo, in cui due persone richiedono un prestito per finanziare l’acquisto di una casa. Il particolare che la casa venga poi assegnata ad un terzo, un figlio in questo caso, non è rilevante, dal momento che i genitori salderanno il debito o direttamente col venditore oppure versando il denaro sul conto del figlio.Intestare casa ai figli con mutuo

    Come si noterà, si parla di genitori: questo presuppone quindi che entrambi siano coinvolti nell’intestazione del mutuo, ossia che abbiano stipulato un mutuo cointestato.

    Si tratta di una tipologia di finanziamento in cui due soggetti sono coobbligati al pagamento del debito contratto. La banca in caso di mancato pagamento può rivalersi su entrambi.

    Questo significa che laddove uno dei debitori non paga la sua parte di debito, l’altro deve risarcire alla banca l’intera somma e successivamente fare rivalsa sul cointestatario, almeno che non proceda con l’accollo del debito.

    Tuttavia, due sono i problemi che sorgono in questo caso: il primo riguarda la possibilità che il rapporto tra i genitori cointestatari si interrompa. Il secondo riguarda, invece, la possibilità di beneficiare della detrazione degli interessi passivi.

    Nel primo caso si aprono due possibilità:

    • i genitori continuano a pagare le rate del mutuo (trattandosi comunque di un acquisto di una casa per il figlio, possono stabilire di continuare entrambi a contribuire);
    • uno dei due si accolla il debito dell’altro e in questo caso, come vedremo, diverrebbe unico intestatario.

    Per quanto riguarda, invece, la questione delle detrazioni fiscali, la disciplina in materia è chiara: al fine della detrazione sono essenziali due requisiti:

    • la destinazione d’uso dell’immobile, ossia che sia abitazione principale del titolare del mutuo o di un suo familiare;
    • l’intestatario del mutuo deve coincidere con quello dell’immobile.

    In via generale, la legge prevede che se entrambi i coniugi sono cointestatari del mutuo e al contempo della proprietà della casa, hanno diritto ad una detrazione fiscale nella misura del 50% ciascuno fino ad un massimo di 4000 euro ( 2000 euro a persona). Il discorso cambia se sono entrambi cointestatari del mutuo ma uno solo è il proprietario. In questo caso è quest’ultimo a godere del beneficio della detrazione. Se poi  uno dei due è a carico dell’altro da un punto di vista fiscale, ma risulta intestatario di casa e mutuo In questi casi è l’altro che potrà detrarre il 100% degli interessi passivi.

    Nel caso da noi affrontato, è evidente che a mancare è il secondo requisito, che rende pertanto impossibile per nessuna delle parti  ha i requisiti necessari per ottenere il beneficio della detrazione dell’Irpef al 19% su un importo massimo di 4.000 euro, almeno che il figlio non si cointesta il mutuo con i genitori. Ma questo lo affronteremo meglio in seguito.